Iskra Lawrence, la battaglia della modella curvy su Instagram: «Ragazze, i social non sono la vita reale»

Iskra Lawrence, la battaglia della modella curvy su Instagram: «Ragazze, i social non sono la vita reale»
di Antonio Bonanata
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Venerdì 6 Maggio 2016, 17:41
Il suo nome non è nuovo al mondo dei social: Iskra Lawrence, la modella inglese balzata agli onori delle cronache per essere stata insultata in quanto curvy, torna a far parlare di sé. E ora lo fa ricordando ai suoi follower su Instagram (un milione e 800 mila) quanto sia ingannevole la realtà virtuale delle foto “filtrate” e come sia facile manipolarle, abbellirle, rendendo tutto più attraente e più perfetto.

Iskra ha costruito un’intera carriera andando contro i canoni estetici cui la moda ci ha abituati per anni, vale a dire fisici longilinei, magrezze eccessive, corpi perfetti. Le forme rotondeggianti sono la vera forza di una modella anticonformista, che ha voluto sfidare pregiudizi e consolidate convinzioni. Le hanno dato della “vacca grassa” e lei ha risposto con foto e video in cui mangia patatine. L’hanno cacciata da un’agenzia di moda, ritenendola “troppo grossa” per poter sfilare in passerella. Ma niente di tutto questo l’ha fermata, anzi. Si è fatta conoscere da un pubblico di fedeli seguaci, che l’apprezzano per quella che è: una bellissima ragazza.

L’ultimo post su Instagram è da manuale: ha pubblicato due foto, accostate l’una all’altra, in cui la si vede indossare gli stessi indumenti. C’è solo una piccola differenza: nell’immagine di sinistra Iskra ha le gambe accostate, in quella di destra sono separate. Ha poi spiegato nel commento: “Sarò la prima a dirvi che nelle foto è tutta questione di buona luce e angoli giusti. Bisogna sempre ricordare che la vita reale non è sui social media, non permettete che le immagini degli altri vi facciano sentire insicuri di voi stessi”.

Iskra pubblica regolarmente foto non ritoccate, a cui non applica filtri o miglioramenti, nell’intento di promuovere l’immagine di una ragazza a proprio agio con il suo corpo. In un’intervista di due mesi fa aveva dichiarato: «Avevo postato una foto in bikini senza usare l’app che ti fa gonfiare le tette. Ho visto quante ragazze lo fanno e ho pensato “Questo non è sano”, e ciò mi spaventa di più rispetto alle modelle che vedo in passerella o sulle riviste, perché penso che noi siamo in grado di capire che questa è la moda. Ma i social media sono pensati per la vita reale, sono pensati per una ragazza che si scatta un selfie al volo e lo posta. E invece no, ci si potrebbe fare altri 50 selfie senza passare un’ora a ritoccarli. È questo che è triste».

I social, e in particolare Instagram, hanno fornito spesso l’occasione a molte persone comuni di emergere come vere e proprie star, che - grazie a profili da centinaia di migliaia di follower - il grande pubblico conosce e apprezza. L’anno scorso ha colpito molto il video della modella australiana Essena O’Neill che, tra le lacrime, ricordava che “i social media non sono la realtà”. La ragazza ha rivelato di essere stata pagata per pubblicare scatti a prima vista autentici, confessando di aver nascosto la sua miseria dietro una vita apparentemente perfetta, una vita a cui aveva applicato qualche filtro.
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