Harry Styles degli One Directions vittima degli hackers: sul web pubblicati ​scatti privati del cantante

Kendall Jenner e Harry Styles in uno degli scatti incriminati
di Giacomo Perra
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Lunedì 21 Marzo 2016, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 16:58

È toccato anche ad Harry Styles cadere nella rete degli hacker di iCloud. Decine di foto private del cantante degli One Direction sono state infatti pubblicate in Rete dopo essere state “piratate” dall’account personale di Anne Cox, madre dell’interprete britannico, che, in seguito all’accaduto, ha deciso di chiudere temporaneamente i suoi profili social.
 
A finire su Google e sui siti dei media, alcuni preziosi ed intimi quadretti di vita vissuti dalla giovane popstar in compagnia della famiglia e della presunta fiamma Kendall Jenner: in una serie di immagini risalenti alle ultime vacanze natalizie, Harry è ritratto su uno yacht al largo delle acque di St Barts intento ad abbracciare e sorridere a quest’ultima, mentre in altre lo si vede insieme al patrigno Robyn.


 
Insomma, al netto della comprensibile seccatura, nulla di particolarmente imbarazzante o compromettente, soprattutto se si pensa a quanto capitato invece in passato ad altre celebrità, a cui è andata decisamente peggio. Negli anni scorsi, infatti, personaggi del calibro, tra gli altri, di Scarlett Johansson, Jessica Alba, Kate Upton e Jennifer Lawrence ebbero la sventura di assistere, loro malgrado, alla diffusione sul web di scatti ad alto tasso erotico che avrebbero dovuto rimanere al sicuro nei loro telefonini.
 
“Non è uno scandalo, è un crimine sessuale - aveva affermato la Lawrence all’indomani dell’esplosione del caso in un’intervista a Vanity Fair - . Solo perché sono una personalità pubblica, un’attrice, non significa che io abbia chiesto di essere protagonista di un avvenimento del genere. Una violazione come questa non è giustificabile con lo status di celebrità. È  il mio corpo e la decisione di mostrarlo o meno dovrebbe essere mia. E visto che non lo è stata, trovo tutto questo disgustoso. Non posso neanche credere che viviamo in un mondo del genere, mi sono spaventata. Non avevo idea delle eventuali ripercussioni nella mia carriera, tutte le volte che ho provato a scrivere qualcosa a riguardo mi veniva da piangere. Volevo diramare delle scuse pubbliche, ma poi ho realizzato che non avevo nulla per cui dover chiedere perdono. È  una violazione della vita sessuale, è disgustoso e i siti sono responsabili di ciò. La legge deve essere cambiata, dobbiamo cambiarla”.
 

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