Gran Bretagna, ecco la barbie con il burqa: on line il primo negozio di giocattoli islamici

Gran Bretagna, ecco la barbie con il burqa: on line il primo negozio di giocattoli islamici
di Giulia Prosperetti
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Mercoledì 26 Ottobre 2016, 17:24 - Ultimo aggiornamento: 17:26

Barbie con il capo velato, le cosiddette “Hijarbie”, colorati tappetini da preghiera, carte per memorizzare il Corano, cubi con le lettere dell’alfabeto arabo. Sono alcuni dei prodotti che potete trovare nel primo negozio on line di giocattoli islamici del Regno Unito. 

Si chiama Ibraheem Toy House ed è un progetto a conduzione familiare nato sul tavolo della cucina di Nazia Nasreen nel 2014. Nel giugno di quell’anno Nazia, mamma ventottenne di Birmingham, aspettava il suo secondo figlio e nello stesso tempo cercava di educare alla religione islamica Inayah, la sua bambina di 4 anni. 

«Come madre di due bambini, facevo fatica a trovare un negozio che vendesse prodotti di qualità, giocattoli e libri islamici per i miei figli. Non ne potevo più di dover girare numerosi negozi per riuscire a trovare giocattoli islamici e regali per Eid (la festa per la fine del digiuno di Ramadan n.d.r.) per i miei piccoli. Ho visto che nel mercato c’era un vuoto da colmare e ho cercato di colmarlo», racconta Nazia nella sua presentazione sul sito del negozio.

 

La partenza è stata difficile «all’inizio avevamo quattro prodotti e due fornitori» afferma Nazia. Attualmente, invece,  il business è cresciuto e conta 200 diversi giocattoli e 30 fornitori da tutto il mondo con un ricavato annuo di circa 30mila sterline. 

«La nostra missione – si legge sul sito – è quella di instillare l’amore per la religione islamica nelle future generazioni della comunità musulmana. Crediamo che i bambini imparino meglio attraverso il gioco e se gli forniamo fin da piccoli i giusti giochi e libri educativi, possiamo trasmettere loro le corrette regole di vita e i giusti valori islamici». 

Uno dei principali obiettivi del progetto è proprio quello di aiutare i genitori a insegnare la fede islamica in modo divertente e interattivo ai propri bambini. Attraverso i giochi i piccoli possono, infatti, entrare in contatto con un universo di valori spesso molto diversi da quelli del mondo occidentale in cui vivono. 

«Voglio che i miei figli crescano orgogliosi della loro religione, conoscendo la verità sull’islam», afferma Nazia. Il suo obiettivo è anche quello di combattere l’estremismo, fornendo ai bambini musulmani le giuste nozioni sulla religione fin da quando sono piccoli e una base di conoscenze talmente solida da diventare impermeabile a una futura radicalizzazione. A questo proposito sul profilo Facebook del negozio, la giovane mamma imprenditrice, si lamenta per alcuni articoli, usciti ieri sulla stampa britannica dopo un’intervista rilasciata dalla donna al Times, in cui il senso del suo progetto è stato travisato. 







 

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