Fabrizio Bracconeri, dalla terza C ai tweet al veleno

Fabrizio Bracconeri, dalla terza C ai tweet al veleno
di Costanza Ignazzi
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Lunedì 23 Gennaio 2017, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 16:33
Dai Ragazzi della 3a C ai tweet infuocati: qualcuno fermi Fabrizio Bracconeri. Lo avevamo lasciato alle prese con i brutti voti sui banchi di scuola della popolare fiction e lo abbiamo ritrovato (dopo un lungo intermezzo a Forum) a divulgare sui social punti di vista che definire estremi è dire poco, insultando gente a caso sul suo "passaggio".

L'ultimo (solo in ordine di tempo) è il cinguettio al veleno nei confronti della giornalista Rai Giovanna Botteri: «Siamo pure obbligati a pagare sta tr...», ha scritto, rilanciando il tweet di tale Cuordileone55 Vanni. Ma solo qualche giorno fa si era fatto notare per le illazioni su un eventuale attentato in Italia, il quale, testuali parole, «ci leverà dai co... il Pd e i clandestini... poi la rivolta». Di episodi - infelici - da ricordare ce ne sarebbero altri (il tweet secondo il quale chi condivide foto dei gatti è un terrorista, ad esempio) ma la vera domanda che sorge spontanea è cosa sia successo all'ex Bruno Sacchi per farlo arrabbiare così tanto con il mondo.

A parte, si intende, il fantomatico «governo Pd» responsabile, secondo il profilo Twitter di Bracconeri, più o meno di tutti i mali del mondo. Che sia solo fame di notorietà dopo una carriera - diciamolo - non così brillante? L'insulto facile, si sa, è il miglior modo per farsi notare nel mondo 2.0 in cui tutti di colpo si improvvisano opinionisti. Ma anche in questo, si farebbe volentieri a meno di punti di vista come «I traditori e gli infami vanno fucilati e vorrei essere uno del plotone» (Bracconeri docet, tanto per cambiare). In tema di eserciti e plotoni: qualcuno salvi il soldato Fabrizio.  
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