Carlo Riccardi compie 90 anni, a Roma un party per il celebre paparazzo della Dolce Vita

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di Sabrina Quartieri
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Sabato 1 Ottobre 2016, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 21:15

Un brindisi con Carlo Riccardi per festeggiare i suoi 90 anni. L’appuntamento è lunedì prossimo, 3 ottobre, dalle 19.30 in poi a Palazzo Santa Chiara, nella piazza romana omonima (info@spazio5.com). Per il paparazzo della Dolce Vita, un’occasione per salutare amici e vecchi conoscenti che amano da sempre gli scatti che hanno reso celebre Riccardi, fotografo di divi, ma anche di politici, papi e gente comune. Oggi, questo importante materiale fatto di oltre un milione di negativi originali, compone un interessante archivio certificato come “storico” dal Ministero dei Beni Culturali. Nato ad Olevano Romano il 3 ottobre 1926, un paesino a pochi chilometri dalla Capitale, Riccardi negli anni collabora con numerose testate, realizzando reportage in tutto il mondo e lavorando con molti personaggi della Dolce Vita. La sua piazza è sempre Roma, il miglior palcoscenico per una carriera promettente, un luogo ricco di occasioni e di incontri.

Sono i primi anni della Repubblica, il boom economico è appena esploso, il neorealismo si sta facendo strada nel cinema e le grandi produzioni hollywoodiane sbarcano attori e divi di continuo. Siamo in piena Dolce Vita e Riccardi con i suoi scatti ne è protagonista: fotografa tutti i personaggi famosi che passano per la Città eterna. Tra via Veneto, via Condotti e piazza di Spagna comincia così l’avventura del paparazzo che brama documentare un’epoca. La sua lunga carriera di fotografo lo porta poi a collezionare un’esclusiva successione papale, da Pio XII a Giovanni XXIII fino a Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Ma Riccardi coltiva anche altre passioni, ama dipingere ad esempio, e scrivere poesie. Insieme ad altri intellettuali fonda persino il movimento artistico della “Quinta Dimensione”, l’ultimo manifesto pittorico del ‘900. Ancora oggi si può contribuire ai progetti dell’omonimo istituto con una donazione (IBAN: IT  26  S 03069 03315 701000000211). 


La carriera di pittore lo porta a realizzare progetti ambiziosi, come i 25 quadri che hanno come soggetto i paesaggi e le città della Polonia, in particolare Wadovice, città natale di Giovani Paolo II. Tele che furono esposte nel 1978 in una mostra intitolata “Cattedrali a Cracovia, omaggio al Papa” allestita nella chiesa romana di San Pio V e inaugurata dal  Pontefice che “veniva da lontano”. Negli anni ‘80 l'artista passa alle maxi-tele: il 15 agosto del 1986 Riccardi avvolge per la prima volta l’obelisco di piazza del Popolo con la sua opera pittorica, una tela lunga 100 metri raffigurante la città di Roma e le tante scene di lavoro che si incontravano per le sue vie. Il 16 agosto scorso, a trent’anni di distanza, la storia si ripete e quella stessa piazza ospita un’altra maxi-tela di Riccardi: si intitola “Diamoci una mano”, un omaggio alla cultura come mezzo di unione tra i popoli.







 

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