I fautori delle ricerche, David e Jennifer Elkington, si sono spesi perché questi codici venissero protetti e studiati dal momento che, stando ai loro racconti, alcuni cristiani evangelici avrebbero tentato di sminuirne l’importanza davanti all’opinione pubblica ed etichettarli come falsi. Ma nel 2011 gli Elkington hanno annunciato ai microfoni della stampa mondiale la notizia. E così, da ogni parte del mondo, gli studiosi si sono fatti avanti per capire di cosa si trattasse. Le analisi condotte da Roger Webb e da Chris Jeynes presso il laboratorio Nodus dell’Università di Surrey all’Ion Beam Centre e poi presso il Dipartimento delle Antichità di Amman hanno confermato un’origine risalente a 1800-2000 anni fa.
«Gesù stava cercando di ripristinare il Tempio per restaurare ciò che era stato perso nelle riforme», hanno spiegato gli Elkington. E aggiunto: «Anche se i codici non contraddicono nessuna narrazione condotta nei libri di cui disponevamo prima, le tavole hanno posto maggiore enfasi sul tempio fisico, sulla fede nel divino femminile e sul ruolo di Cristo nel proteggere un lignaggio di Ebrei piuttosto che quello di fondatore del proprio movimento religioso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA