Napoli, «vietato fotografare i pastori»:
la svolta a San Gregorio Armeno

Napoli, «vietato fotografare i pastori»: la svolta a San Gregorio Armeno
di Chiara Graziani
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Sabato 7 Dicembre 2013, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 16:31

NAPOLI - Paparazzatissimi, chiacchierati, prezzemolo di tabloid e televisioni: i pastori di San Gregorio Armeno hanno smesso da tempo di essere un prodotto di stagione (natalizia) ed hanno imboccato la discesa mediatica della belenizzazione.

A San Gregorio Armeno, infatti, basta piazzare in una vetrina d'artigiano un pastore d'attualità (il papa, come Balotelli, Mandela o Steve Jobs) e si scatenano i flash: i pastori-belen (che siano papi con la maiuscola o papi con la mi«nuscola) finiscono sulla stampa di mezzo mondo. Con una ricca ricaduta pubblicitaria per la zona degli artigiani ed, in particolare, per chi è stato il più svelto a vestire il pastore del giorno. Napoli ha capito bene che il resto del mondo abbocca ad ogni esca di folclore, per quanto ripetitiva, mentre è totalmente cieco sul resto. Oggi turisti e curiosi hanno trovato sugli scaffali di Genny Di Virgilio - fuoriclasse dei pastori-belen - il cartello "No Foto". Vietato paparazzare il pastore del giorno: nella fattispecie Nelson Mandela, e tutto il resto della corte celeste.

L'artigiano ha spiegato che si tratta di una precauzione per evitare ressa, al limite borseggi davanti al negozio, se non addirittura furti di pastori nella confusione creata dai pastori-vip.

Motivi di sicurezza, insomma. Il pastore-belen invoca la privacy. O, forse, l'esclusiva. Noi le foto le abbiamo scattate.

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