Padella e microfono, al Monk un cooking dj set d'eccezione con Donpasta e la sua crew

Donpasta selecter
di Sabrina Quartieri
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Venerdì 27 Marzo 2015, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 13:03
Una serata in nome della cucina popolare romana, dedicta ad impastare sapientemente parole, musica e, soprattutto, cibo. Sapori, odori e sonorità per una jam session d’eccezione, affidata a un dj che mixa, da sempre, pezzi in console e gustosi piatti che ricordano quelli delle “nonnette” di una volta.









Da un anno in tournée europea con lo spettacolo di musica e cucina “Food suond system”, Donpasta selecter, questo sabato, 28 marzo, a partire dalle ore 22, insieme a "The Guancials", la sua fedele crew di cuochi e dj provetti, tornerà a fare visita agli amici capitolini del Monk di via Mirri al Portonaccio, per un cooking dj set che onora il mangiare genuino, il buon cibo e le ricette romane, così popolari, democratiche, tolleranti e, soprattutto, dannatamente diverse dalla cucina dei cuochi vip e di plastica della tv.



Perché da sempre Donpasta ama "metterci la faccia" ai fornelli e sperimentare i piatti della tradizione salentina di sua nonna o quelli francesi, imparati nel corso delle sue scorribande musicali. Ormai lo sappiamo, è il solito “gastrofilosofo militante” (come ama definirsi lui stesso), diviso a metà tra l’amore per Roma, città in cui vive e suona regolarmente nel circuito underground. E l’affetto per la Francia, dove ha già collezionato un ottimo curriculum di esperienze nel mondo del clubbing e dei festival di musica. Appassionato di gastronomia, Donpasta lo abbiamo conosciuto nel 2004, molti anni prima che il “food” divenisse moda e tendenza, con il suo primo progetto, “Food sound system”, appunto, diventato prima un libro (edito da Kowalski) e poi uno spettacolo multimediale, protagonista di un tour di grande successo di pubblico in Francia, Spagna e Italia.



A questo hanno fatto seguito altri volumi. Nel 2009 è arrivato “Wine Sound System”, poi, nel 2013, è stata la volta del suo manifesto per una cucina militante. “Preparare piatti è un atto politico - spiegava allora il dj di buona forchetta dalla festa facile - come la parmigiana di mia nonna, fatta solo in agosto, periodo delle melanzane di stagione. Può esserlo l’evitare di comprare creme fosforescenti spacciate per pappe per bambini…” Inizia così “La Parmigiana e la Rivoluzione”, libro di ricette che ha portato poi all’ultimo progetto “Artusi Remix – Viaggio nella cucina popolare italiana”, dedicato a suo figlio e a ogni bambino, “perché sappiano - scrive Donpasta - che una delle rivolte più belle è quella di non accettare di essere mai uguali agli altri e che, per farlo, è bello conservare ogni singola traccia delle diversità della cucina italiana…Perché lei, nel suo essere geniale a partire da poco, ha aiutato a vivere con dignità nella disoccupazione, nelle ingiustizie, nelle emigrazioni, durante regimi infami, nella guerra e nella fame”. E il dj cuoco lo dice apertamente e da tempo quale sia la cosa giusta da fare: “Proteggiamoci e soffriggete ” (poi non dite che non vi aveva avvertito).