Ecco perché è meglio non lasciare lo smartphone in carica durante la notte

Lucy Pinder con suo figlio Joseph (Mirror)
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Giovedì 17 Marzo 2016, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 18:39

Lei si chiama Lucy Pinder, ha 28 anni e stava dormendo beatamente insieme al suo figlioletto Joseph, di 3 anni. Il suo smartphone, collegato alla presa di corrente per ricaricare la batteria, ad un certo punto le ha giocato uno scherzetto che poteva costarle carissimo: il dispositivo ha preso improvvisamente fuoco.

«Mi sono svegliata per colpa di un botto enorme - ha ammesso Lucy -. La stanza era piena di fumo denso e non riuscivamo a respirare. Joseph urlava, impaurito e disperato: quella situazione era surreale».

Fortunatamente il marito era in casa e, sentendo il trambusto venire dal piano superiore dell'abitazione, è arrivato prontamente nella camera ed è riuscito a spegnere agevolmente le fiamme provocate dallo smartphone che non si erano propagate. 

«Siamo così scossi - ha raccontato Lucy - Se il telefono fosse stato in carica sotto il cuscino invece che sul pavimento, saremmo gravemente ustionati. Ora non lascio più il mio telefono in carica tutta la notte».

La ditta produttrice dello smartphone non è riuscita a capire il motivo dell'incidente: ha inviato alla mamma un telefono nuovo oltre ad un rimborso di 1500 euro per sostituire i mobili bruciati a causa dell'incendio.

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