Florida, cucciola di scimpanzé abbandonata dalla madre: sarà affidata ad altre tre scimmie in uno zoo

Florida, cucciola di scimpanzé abbandonata dalla madre: sarà affidata ad altre tre scimmie in uno zoo
di Antonio Bonanata
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Giovedì 7 Maggio 2015, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 13:31
È una di quelle storie che, dopo un inizio triste, fa sperare in un lieto epilogo: Keeva, una cucciola di scimpanzé che oggi ha due mesi, nata nello zoo di Baltimora (Maryland, Stati Uniti), è stata abbandonata subito dopo la nascita dalla madre naturale, un primate di 27 anni di nome Carole.



Altro che amore materno e istinto animale: per lei era il primo parto ma non ne ha voluto sapere di accudire e occuparsi della piccola Keeva, mostrando nei suoi confronti indifferenza, completo disinteresse, quasi fastidio. Gli addestratori dello zoo hanno fatto il possibile per trovare una sistemazione adeguata allo scimpanzé, che presto lascerà il luogo di nascita.



La destinazione è il Lowry Park Zoo di Tampa, in Florida, dove sarà affidata ad Abby, 32 anni, che si era già presa in carico altri due cuccioli adottivi. Abby vive con due femmine e un maschio: Keeva d’ora in poi non rischierà di restare sola.



Intanto Carey Ricciardone, custode dello zoo di Baltimora, commenta: «Per noi è stata una dura decisione. Avevamo la grande speranza che Carole, la madre naturale di Keeva, si volesse prendere cura della cucciola fin dall’inizio, così come speravamo che tornasse sui suoi passi, dopo gli iniziali rifiuti. Ma così non è stato». Claire MacNamara, responsabile del gruppo di scimpanzé dello zoo di Baltimora, aggiunge: «È estremamente importante che Keeva venga accudita e cresciuta e abbia una vita normale in branco». Per la cronaca: il nome "Keeva" deriva dal gaelico e significa “gentile, bella e preziosa”, nonostante l’Irlanda non sia terra di origine degli scimpanzé.



Ma, viene da chiedersi, è possibile che un cucciolo di scimmia venga cresciuto da esseri umani? È già accaduto negli anni Sessanta, quando un gruppo di hippies diede vita a uno strano esperimento di sociologia famigliare, accogliendo nella loro cerchia la piccola Nim. L’esperienza, tuttavia, si concluse in breve tempo, dato che alla scimmia veniva permesso di fumare cannabis e bere birra. Nim, alla fine, venne affidata a un branco di scimmie abbandonate come lei.