Ogni tanto quando si parla di scuola e di bambini le promesse vengono mantenute: ad Atuler, nella provincia cinese del Sichuan, è stata ricostruita la scala più pericolosa del mondo dove studenti con zaino in spalla si inerpicavano per raggiungere il collegio. Sembra incredibile, eppure qui i più piccoli ogni due settimane dovevano salire e scendere sui pioli di una scala di legno di bambù senza sistemi di sicurezza e senza essere legati ad alcun gancio in mezzo al cielo. Un tempo c’era un ascensore che consentiva di raggiungere la vetta ma non è più in funzione a causa dei costi di mantenimento. Stiamo parlando di un angolo di mondo in cui le famiglie vivono con meno di un euro al giorno. Tuttavia, le scarse risorse non giustificano il fatto che venga messa in pericolo la vita di bimbi costretti ad un percorso tanto impervio: ad Atuler vivono 72 persone e non c’è abbastanza spazio per costruire una scuola. Per questo motivo i 15 giovani (dai 6 ai 15 anni) devono scendere a valle.
Da quando le foto degli studenti in arrampicata sono comparse prima su un quotidiano di Pechino e poi sui social, le autorità locali si sono impegnate per mettere in sicurezza quel tratto. Così, a inizio novembre la scala di bambù è stata sostituita da una in acciaio con corrimano. Ma si tratta ancora di una soluzione non definitiva che però, per il momento, ha risolto qualche problema. Innanzitutto temporale: sulla scala di bambù, infatti, il percorso richiedeva 90 minuti in bilico tra pioli e morte. La nuova in acciaio - costata circa 140mila euro - ha tagliato un’ora di paura e fatica. Tuttavia, la scuola. preoccupata per l’incolumità dei suoi ragazzi, ha deciso che potranno tornare a casa soltanto in periodi stabiliti (vacanze estive, invernali e per il nuovo anno lunare) ed evitare, così, il continuo saliscendi.
