Arrivano i Campionati mondiali di nascondino. In un luogo spettrale

Arrivano i Campionati mondiali di nascondino. In un luogo spettrale
di Luisa Mosello
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Lunedì 15 Agosto 2016, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 18:24

Non potevano che svolgersi in un paesino dei balocchi fantasma i Campionati mondiali di nascondino. In programma fra qualche settimana il 3 e il 4 settembre ad ospitarli sarà Consonno, borgo in provincia di Lecco sul Monte di Brianza, praticamente abbandonato. Che con questo appuntamento davvero fuori dal comune riprende vita, anche se in maniera invisibile trattandosi di una competizione che più della presenza premia l’assenza. Che è il fulcro del gioco fra i più antichi del mondo, al quale tutti da bambini abbiamo giocato in ogni angolo della casa, in giardino, nei posti più disparati che sono diventati luoghi carichi di meraviglia e mistero anche se per pochi attimi. La sensazione di sparire e divenire introvabili ha sempre affascinato l’essere umano e nell’infanzia ancora di più quando tutto sembra essere a portata di sogno.

 

Ora questa emozione si può rivivere anche da grandi, abbandonando per qualche ora il mondo virtuale di social e dintorni per immergersi nella realtà, quella più semplice, basic, ludica e popolare.
Anche se sembrerebbe solo un divertimento e un modo per ricordare i tempi perduti, o meglio nascosti dall’avanzare dell’età, si tratta di una vera e propria competizione, giunta alla sua settima edizione. Che prevede una gara fra  64 squadre suddivise in quattro gironi con 320 partecipanti. Per essere uno di loro e prender parte al campionato occorre essere maggiorenni e possedere una buona preparazione atletica in fatto di resistenza e scioltezza. Per partecipare all’evento “sportivo” a tutti gli effetti, a cui prenderanno parte un massimo di 320 partecipanti provenienti da tutta Italia, è necessario essere maggiorenni e avere una buona preparazione atletica. Per essere in grado di correre e muoversi agilmente per raggiungere i luoghi in cui nascondersi e trovare quelli in cui si occultano gli altri concorrenti.

Vince chi riesce ad ottenere il punteggio più alto non facendosi scovare e al tempo stesso individuando il maggior numero di invisibili. Il premio? L'ambita Foglia di fico d'oro, trofeo simbolo del nascondino.
Tutto questo nel borgo lombardo fantasma che venne abbandonato alla fine degli anni Settanta in seguito a una frana che sommerse l’unica strada di collegamento rendendolo irraggiungibile. E facendo così naufragare il sogno del conte Mario Bagno che voleva trasformarlo nella città del divertimento ovvero la “Las Vegas della Lombardia”.
Una decina di anni fa la strada fu ricostruita ma al posto di roulette o video game il nascondino ha avuto la meglio. 

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