Parla con il compagno di banco, la prof d’inglese gli mette -1 sul registro. La mamma: «Mai vista una cosa così»

Il caso a Bari, il 12 stava disturbando la lezione. La donna: "Non sono andata a scuola a battere i pugni, non sarebbe giusto. Ma un voto sotto lo zero è il nulla cosmico"

Parla con il compagno di banco, la prof d’inglese gli mette -1 sul registro. La mamma: «Mai vista una cosa così»
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Sabato 27 Gennaio 2024, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 00:46

Stefano (nome di fantasia) ha 12 anni. Vive in Puglia. Studia, a scuola va bene, ma quando si annoia gli capita di vagare nel fantastico mondo di atomi, protoni e neutroni, oppure inizia a parlottare con il compagno di banco. Siamo in provincia di Bari: martedì scorso la professoressa, un’insegnante di inglese, lo riprende: «Stai disturbando la lezione». E scrive sul registro elettronico -1. Ma non aggiunge commenti, non chiede colloqui alla famiglia, allo studente spiega poco o niente di quel che sta succedendo. La notifica del voto arriva alla mamma di Stefano, una professionista nota in città. Lei fotografa il voto e lo manda al papà, fuori regione per lavoro. Sono increduli, preoccupati: ma cosa sarà successo di così grave? «Possibile – si domandano – che abbia meritato il meno uno?». La storia è riportata da La Stampa.

«Mai vista una cosa così, non riuscivo davvero a capire - racconta la mamma – ma aspetto che mio figlio rientri a casa per farmi raccontare». Nessuna interrogazione, né l’esito di una verifica. Stefano racconta di esser stato ripreso dalla prof di inglese perché parlava con il vicino di banco. «Gli chiedo se lo stesso voto è stato messo anche al compagno e mi dice di no».

La mamma lo rimprovera, gli chiede di non disturbare le lezioni, si aspetta una chiamata dalla scuola, ma non arriva. I fatti sono tragicamente reali, l’anonimato tutela il minore e una famiglia pugliese che vuole raccontare la storia al giornale non tanto per denunciare l’accaduto ma per invitare a “riflettere su come alcuni comportamenti impattano negativamente sulle vite coinvolte”.

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Ancor più quando si attraversa un momento familiare complesso e difficile. «Io e mio marito siamo separati da poco tempo, cresco mio figlio da sola, devo garantirgli un ambiente familiare sano, sereno, essere un esempio – racconta la mamma del ragazzino. – L’ho tranquillizzato dicendogli che un -1 nella vita può succedere, non è la fine del mondo ma deve servire a migliorare, ad imparare, a ripartire rimodulando un comportamento più responsabile e rispettando le regole scolastiche. Se fossi andata a battere i pugni a scuola, io che a casa sono l’adulta di riferimento gli avrei insegnato ad accendere micce, io sono abituata a conciliare, a buttare acqua e non benzina sul fuoco, voglio che per lui sia un monito, che gli serva ad essere resiliente».

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«Per ora – riflette - il -1 per noi è un memento, ci prenderemo il tempo necessario per metabolizzare e visto che la scuola non ci ha convocato, magari andremo a parlare con la docente di nostra iniziativa. Non cerco il conflitto, cerco comprensione. Andare subito a fare rimostranze – aggiunge - avrebbe solo rafforzato il sentimento negativo di mio figlio nei confronti della scuola: lui già non la ama, non si sente accolto, valorizzato. Devo riservare le mie energie (positive) per la sua crescita, per il nostro rapporto», dice. Disappunto e stupore hanno inevitabilmente colpito la donna. Gli interrogativi sul «perché si possa inquadrare uno studente di 12 anni sotto lo zero», restano. «Sotto lo zero cosa c’è? Il nulla cosmico da attribuire a un ragazzino in crescita? Neanche pensavo esistesse questo voto. E così mi sono rivolta a una mia amica dirigente scolastica per approfondire». E cosa le ha detto? «Non me l’ha spiegato, mi ha detto che è follia».

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