Maturità 2023, il secondo scritto torna “nazionale": cosa cambia e come prepararsi

Dopo uno stop di tre anni, la seconda prova scritta dell’esame di Maturità torna ad essere proposta da Viale Trastevere: le tracce, specifiche per ogni indirizzo, saranno quindi uguali a livello nazionale. Unica eccezione, gli istituti professionali

Maturità 2023, il secondo scritto torna “nazionale": cosa cambia e come prepararsi
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Venerdì 16 Giugno 2023, 13:17

Ritorno al passato per l’Esame di Maturità 2023, dopo tre anni di piccole e grandi variazioni sul tema a causa della pandemia. Gli studenti, quindi, dovranno di nuovo cimentarsi con due prove scritte elaborate direttamente dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, ciascuna con un punteggio massimo di venti punti, seguite da una prova orale. Questa è una delle principali novità rispetto alla formula "soft" adottata lo scorso anno, quando la formulazione della seconda prova scritta era lasciata agli specialisti delle commissioni d'esame, per adattarsi agli effettivi apprendimenti maturati dagli studenti.

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Con la pandemia ormai alle spalle, invece, la seconda prova scritta sarà completamente sviluppata dagli esperti del Ministero: un cambiamento che potrebbe intimidire i maturandi, dato che la prova "di indirizzo" è spesso la più temuta. Ma, anche stavolta, non è mancato un piccolo aiutino ministeriale. Per aiutarli, il sito Skuola.net ha creato una guida per rispondere alle domande più frequenti e prepararsi al meglio per la seconda prova scritta della Maturità 2023.

Cosa aspettarsi dalla seconda prova scritta dell'esame di Maturità 2023?

Gli studenti, nello specifico, saranno chiamati a svolgere un compito incentrato su una delle discipline fondamentali del loro percorso di studio. Nonostante la normativa permetta, in alcuni percorsi, una prova su due materie, il Ministro Valditara ha infatti deciso di non complicare la vita agli studenti. L’introduzione della doppia materia è infatti molto recente - risale al 2019 e quindi ha avuto per ora un solo banco di prova - e ancora poco “digerita” da docenti e studenti. Un altro vantaggio sarà poi l'affidamento della valutazione del compito al commissario interno, una garanzia per lo studente in caso di non corrispondenza tra gli argomenti presenti nella prova e il programma effettivamente svolto da quel docente in classe.

I maturandi, ovviamente, affronteranno prove diverse a seconda dell'indirizzo di studio: dal Latino al liceo Classico alla Matematica al liceo Scientifico, dalla Lingua Straniera prevalente nel liceo Linguistico all'Economia aziendale negli istituti tecnici con indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing". Il dettaglio completo delle materie è disponibile sul sito del Ministero dell'Istruzione e del Merito.

La seconda prova, ricordiamo, mira a verificare le competenze acquisite dagli studenti nelle discipline caratterizzanti del proprio corso di studio. Tuttavia, per gli istituti professionali del nuovo ordinamento, la prova avrà come oggetto le competenze e i nuclei tematici fondamentali, e sarà redatta dalla commissione d'esame, seguendo le indicazioni del Ministero.

Orari, durata, punteggio e valutazione della seconda prova scritta

La seconda prova inizierà alle 8:30 del 22 giugno, e la sua durata varierà a seconda dell'indirizzo di studi: dalle 6 alle 12 ore, eventualmente divise su due o più giornate. La valutazione della prova sarà di 20 punti al massimo, come la prima prova e il colloquio orale, per un totale di 60 punti sul voto finale.

Il punteggio sarà attribuito dall'intera commissione, secondo le griglie di valutazione e i quadri di riferimento ministeriali.

Durante la prova, gli studenti potranno utilizzare alcuni strumenti specifici, come calcolatrici scientifiche o grafiche per il liceo Scientifico, dizionari per i licei Classico e Linguistico, strumentazione tecnica per il liceo Artistico. Negli istituti Tecnici e Professionali saranno consentiti invece manuali tecnici specifici, codici giuridici non commentati nonché dizionari, ove richiesto per lo svolgimento della prova. Le informazioni dettagliate su ciò che è consentito portare saranno fornite dal Ministero dell'Istruzione e del Merito e ribadite dalla commissione d'esame.

Come prepararsi alla seconda prova scritta?

Gli studenti più fortunati hanno avuto l’occasione di simulare la seconda prova scritta di Maturità nel corso dell’anno scolastico, ovvero di mettersi alla prova con un testo d’esame e di provare a svolgerlo nell’arco delle sei-otto ore stabilite dalle consegne della prova. Organizzare questo tipo di simulazioni è però abbastanza complesso dal punto di vista, perché di solito un docente di una materia di indirizzo non ha disposizione più di due ore consecutive con una classe nell’orario curriculare. Motivo per cui le simulazioni, totali o parziali, non sono così frequenti. 

Ad ogni modo, il consiglio per tutti è quello di spendere i giorni che precedono l’esame sviluppando un piano di studi a due livelli: da una parte il ripasso di tutti quegli argomenti  teorici che sono fondamentali per lo svolgimento della prova, dall’altra svolgere esercitazioni pratiche su tracce di difficoltà equivalente a quelle che verranno proposti all’esame. Sul sito del MIM è presente una ricca banca dati.

L'ottimale sarebbe anche organizzare una simulazione “in casa”, magari con un gruppo di studio, per testare anche le reazioni del proprio fisico e della propria mente: quindi prendere una traccia d’esame che non si è mai svolta e iniziare a risolverla la mattina alle 8.30, dandosi un tempo limite pari a quello che si avrà a disposizione nel corso della prova reale.

Risolvere una prova d’esame in una unica soluzione invece che “a puntate” ha chiaramente un coefficiente di difficoltà diverso. In caso di esito negativo di questo test, non ci si deve comunque spaventare: nel corso dell’esame reale, si potrà comunque contare sul dialogo con la commissione in caso di difficoltà di comprensione della traccia o di blocchi nello svolgimento.

Infine, particolare attenzione va dedicata alla cura della strumentazione ammessa all’esame: va preparata e imparata a usare con cura, soprattutto nel caso di strumenti come le calcolatrici o i manuali tecnici. 

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