Sanremo, l'eliminazione del Cile fa arrabbiare i big: «E' un talento»

Cile
di Simona Orlando
3 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Febbraio 2013, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 17:07
Rivoluzione per il Cile. Lorenzo Cilembrini era il favorito tra i giovani, con la sua Le parole non servono pi, e invece ieri sera andato fuori. Con sgomento e indignazione dei molti che lo sostenevano. Il giovane aretino uno di quelli che ha subito incassato il placet di colleghi (pi o meno esimi) pronti ad accoglierlo nell’olimpo degli artisti da stimare. Erano tutti sicuri che passasse. Talmente sicuri che non è successo.



Prima della sua esibizione Jovanotti, re del cinguettio, aveva postato il messaggio di alzare il volume, lo aveva incitato: «Dacci dentro ragazzo» e dopo l’eliminazione ha scritto: «Sono contro le giurie, in generale». Si espone quanto può. Poi però in privato gli ha telefonato per dire che «può andare avanti a testa alta perché ha un progetto molto valido». Il Cile apprezza «i complimenti di uno come Jovanotti, che attualmente è il più grande cantautore italiano, oltre che il più innovativo».



Sostiene di averla presa bene: «Bisogna saper perdere no? Una gara è fatta anche di questo, sennò non avrebbe senso seguire la finale di Champions. Mi sono tolto un peso già salendo sul palco perché quel palco lo cercavo davvero da tanto (Morandi non l’aveva voluto, per poi pentirsi ndr). La strada facile nella mia vita non l’ho mai trovata, è una tempesta che affronto con le mie mani, che a volte fanno danni». Più spesso fanno doni.



Poi c’è Emma che ieri scriveva su Twitter: «Se il Cile non vince, mi incazzo», Francesco Facchinetti ribatteva «Pagherei oro per poter produrre il Cile. L'ho detto più di un anno fa: lui è un talento». Vero. Ha testi interessanti, finalmente è uno che canta, suona e scrive a suo modo, e funziona pure in radio. Avrebbe meritato non solo un passaggio alla finale, ma una vittoria. Andrà bene lo stesso, però lo stesso non è.



Aveva già subito un torto quando era stato insensatamente arruolato fra i giovani, mentre Chiara o Marta Sui Tubi vantavano la loro presenza fra i big. Eppure la sua Cemento armato ha sbancato sulle frequenze la scorsa estate e ora, in versione acustica, è il singolo più scaricato su i-Tunes, mentre il brano sanremese è, fra i giovani, quello più passato dalle radio.



Un abbraccio virtuale è arrivato dagli zii Negrita, per i quali Cile ha scritto alcuni brani del disco Dannato vivere. Meglio non ripetere le loro esternazioni, basta dire «che hanno reagito in modo molto rock». Il rapper Guè Pequeno lo considera un supersongwriter, così come lo sponsorizzano i Club Dogo.



Il Cile è stato vittima di un meccanismo perverso: piacere al punto di non venire votato. Pare infatti che parte della sala stampa desse talmente per scontato la sua promozione da dedicare il voto ad altri. E Fabio Fazio, nella conferenza stampa di stamattina, ha infatti accennato a un gradimento insospettabile dei giornalisti. Non si aspettava alcuni risultati, non specifica quali ma fa capire che fra gli esclusi c’era una canzone che secondo il suo gusto personale sarebbe dovuta andare avanti. Le parole servono eccome.
© RIPRODUZIONE RISERVATA