Da allora, guardare il Festival tutti insieme è diventato un rito irrinunciabile, scandito da mirto e grappa, biscotti, mille sigarette e commenti in libertà sui cantanti in gara.
«I Marta sui Tubi spaccano di brutto!», «Daniele Silvestri sembra un po’ “vorrei ma non posso”», «Chiara è proprio il tipo che potrebbe vincere Sanremo». Si ride, tanto, tra pronostici improbabili, battute più o meno politicamente corrette e animati diverbi su questo o quell’artista.
C’è anche Luca, cantautore romano e tifoso juventino, che vorrebbe veder giocare la sua squadra del cuore ma è in netta minoranza: si rassegna a seguire i risultati online, lo sguardo fisso sullo smartphone.
Alla fine, il giudizio su questo Festival è piuttosto mitigato – «direi un sei più», concede Piotta – ma non importa: quando i titoli di coda scorrono, a notte inoltrata, e il salotto si svuota, restano solo i bei momenti trascorsi insieme.
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