I ricercatori hanno fatto ecografie agli avambracci di diversi volontari e hanno osservato le caratteristiche comuni dei tessuti come muscoli, grasso e ossa, fino a circa 6 centimetri sotto la pelle. Queste immagini, paragonabili agli apparecchi convenzionali, sono state prodotte utilizzando laser remoti focalizzati su un volontario a mezzo metro di distanza. "Siamo all'inizio di ciò che potremmo fare con l'ecografia laser", afferma Brian W. Anthony, uno dei ricercatori principali dello studio. Per la maggior parte delle persone, fare un'ecografia è una procedura relativamente semplice: un tecnico preme delicatamente una sonda contro la pelle, le onde sonore che vengono generate dall'apparecchio viaggiano e rimbalzano su muscoli, grasso e altri tessuti molli prima di ritornare alla sonda, che rileva e traduce le onde in un'immagine di ciò che si trova sotto.
Gli ultrasuoni convenzionali non espongono i pazienti a radiazioni dannose come fanno le radiografie e le tac, e generalmente non sono invasive.
Ma tutto ciò richiede il contatto con il corpo di un paziente e ciò può essere limitante in situazioni di pazienti che non riescono a tollerare bene la sonda, come i neonati o gli ustionati.
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