Mentre si parla di una possibile terza ondata di coronavirus, l'Università Federico II di Napoli e la Fondazione Santa Lucia Irccs hanno pubblicato uno studio che spiega le conseguenze psicologiche del lockdown sulle persone anziane. Ormai è risaputo che la pandemia da Covid influenza la salute mentale delle persone, con conseguenze psicologiche anche gravi. Ma non tutti sono esposti allo stesso modo: in particolare, sembra che le persone anziane siano più colpite dall'ansia, come anche gli afasici.
Lo studio
Anche il Laboratorio sperimentale sull'afasia di Torino ha contribuito al report, dimostrando che anche gli afasici possono riportare delle conseguenze più gravi rispetto alle persone sane, per quanto entrambe le categorie rischino.
Anziani e afasici
Gli afasici sono persone che hanno dei disturbi nel linguaggio, generalmente a causa di lesioni cerebrali. In particolare: conservano le loro capacità intellettive ma non riescono a parlare. In alcuni casi, più gravi, non riescono a capire nemmeno il significato delle parole: aspetti che - in tempo di isolamento - possono aggravare ancora di più la condizione di chi vive isolato di per sé. Allo studio hanno partecipato 73 persone afasiche, che avevano completato il loro percorso di riabilitazione, e 81 persone anziane. Entrambi i gruppi hanno avuto due scale di valutazione che si basavano su ansia e depressione (Hospital Anxiety and Depression Scale; HADS test). Inoltre alle persone afasiche è stato inoltre chiesto di rispondere a delle domande sulla qualità della vita (Stroke and Aphasia Quality of Life Scale Questionnaire; SAQOL- 39). Poi i questionari sono stati confrontati con i periodi rispettivamente pre e post Covid.