Calvizie, la dermatologa Pucci Romano: «Non è stata scoperta la terapia, serve cautela: oggi curiamo solo i sintomi»

Calvizie, la dermatologa: «Non è stata scoperta la terapia, serve cautela: oggi curiamo solo i sintomi»
di Giampiero Valenza
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Venerdì 22 Novembre 2019, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 18:28

«Scoprire un gene non significa scoprire una terapia ma vuol dire aver capito come succede qualcosa. Da qui a capire come si inibisce quel gene ce ne vuole». A essere prudente sulla ricerca che individua il gene della calvizie è la dermatologa Pucci Romano, presidente di Skineco, associazione scientifica di ecodermatologia e docente di Terapie speciali dermatologiche all’università Tor Vergata e di Cosmetologia applicata alla dermatologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.

Calvizie, la causa è nella mutazione genetica di una proteina

Lo studio, condotto sui maiali e pubblicato sulla rivista scientifica Faseb Journal ha individuato  la mutazione genetica alla base della calvizie ereditaria. La chiave è nel gene che produce la proteina Map2.

«Questa scoperta apre uno scenario su quella che potrebbe essere una manipolazione genetica, come lo è per i tumori e le malattie geneticamente trasmesse – aggiunge - La calvizie rimane una condizione abbastanza difficile. Oggi usiamo terapie che curano i sintomi e non le cause».

«Il consiglio da dare a chi soffre di alopecia è di iniziare a curarsi comunque il prima possibile – prosegue la dermatologa – Ci sono cure che stanno dando buone risposte. Non possiamo essere sedotti però da chi oggi dice ‘fai il test del dna’ o l’esame del capello. Ricordo che la figura del tricologo non esiste: il tricologo (cioè, chi studia il capello) è il dermatologo. Vedo tanti giovani che con lo spauracchio della calvizie rimangono in trappola di situazioni speculative e truffe vere e proprie con esborsi economici paurosi. Tra trattamenti e massaggi ho visto persone sborsare dai 3 ai 5mila euro a programma. La cosa vergognosa è che fanno firmare loro anche un contratto con tanto di penale, proprio perché sanno di essere nel torto».

Per alcune alopecie sono stati trovati legami anche con le alterazioni del microbiota cutaneo, cioè dell'insieme dei 'batteri buoni' che vivono nella pelle. Anche per questo Skineco, insieme a Microbiotica, ha organizzato un incontro a Eataly Roma dal titolo “Di pelle e di pancia. Alimentazione, microbiota, dermocompatibilità”, per il prossimo 29 novembre.

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