L'inchiesta. Truffa ai danni del servizio sanitario, aggiotaggio ma anche disastro doloso per immissione sul mercato di prodotti che possono aver messo in pericolo i pazienti e associazione a delinquere. Sono i reati contestati dalla procura di Torino ai vertici di Roche e Novartis per la vicenda dei due farmaci usati nelle cure oftalmologiche, Lucentis e Avastin.
Novartis: nessuna comunicazione. La Novartis «non ha ricevuto alcuna comunicazione e pertanto qualunque commento a riguardo rappresenta una pura speculazione», precisa in una nota la casa farmaceutica a proposito delle indagini aperte dalla Procura di Roma. «Novartis - continua il comunicato - riafferma la correttezza del proprio operato, nel massimo rispetto del quadro regolatorio nazionale ed europeo, ed è pertanto disponibile a fornire ogni necessario chiarimento alle autorità competenti, verso le quali nutre la massima fiducia». «Per contro - conclude la Novartis - tutelerà in tutte le sedi legali competenti il proprio operato e la propria reputazione contro accuse evidentemente infondate».
Roche: operato corretto L'azienda farmaceutica Roche dichiara di «non avere informazioni in merito» e ritiene peraltro inopportuno «fornire commenti al riguardo». Roche ribadisce inoltre la «correttezza del proprio operato e della propria posizione e conferma la fiducia nel fatto che le sue ragioni saranno pienamente affermate». Annuncia il ricorso al Tar dei Lazio nei confronti del provvedimento «a tutela della propria immagine e dei propri diritti». L'azienda ribadisce che Avastin e Lucentis «sono farmaci diversi per composizione, struttura e modalità di somministrazione».
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