Influenza, primo caso della stagione: è un neonato di 4 mesi. Il virus arriva in anticipo sugli altri anni

La circolazione del virus influenzale è quindi ufficialmente iniziata: attesi 5 milioni di casi

Influenza, identificato il primo caso della stagione su un neonato di soli 4 me
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 18:13

Identificato ieri, 26 settembre, il primo caso di influenza della stagione: il paziente è un bimbo di soli 4 mesi, attualmente ricoverato in clinica pediatrica con febbre, inappetenza e sintomi da bronchite asmatica. Come fa sapere però l'Università di Parma, che ha rintracciato il primo caso, le condizioni generali del piccolo sono discrete: ha iniziato la terapia antivirale per via orale e sta progressivamente migliorando.

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La circolazione del virus influenzale è quindi ufficialmente iniziata, un po' in anticipo rispetto ad altri anni, ma in modo già previsto dai virologi sulla base delle segnalazioni provenienti dall'emisfero australe.

Come ricorda l'Università di Parma, anche quest’anno la Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024” del Ministero della Salute prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale a tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni e anche ai pazienti pediatrici di età superiore ai 6 anni che sono arischio di complicanze in corso di influenza.

Si sottolinea inoltre l’utilità dei avccini antinfluenzali tra tutti i bambini in età pediatrica,  anche in assenza di patologie croniche, in quanto l’influenza può talora favorire lo sviluppo di infezioni batteriche gravi anche nel bambino sano.

Attesi più di 5 milioni di casi

Secondo le stime di Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, per quest'anno in Italia sono attesi 5-6 milioni di casi di influenza stagionale. Oltre a questi, però, si prevede anche «una decina di milioni di casi di altri virus influenzali 'cuginì, che possono causare sintomi simili».  Non va poi sottovalutatata la compresenza dell'influenza stagionale con il Sars-Cov2, il coronavirus che provoca il Covid-19, che per l'autunno-inverno potrebbe rendere la gestione delle risorse sanitarie più complessa, ha sottolineato il ricercatore. 

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