Tickling, il solletico erotico
che scatena il desiderio

Tickling, il solletico erotico che scatena il desiderio
2 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Maggio 2013, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 22:47
ROMA - Da bambini il solletico è stato per tutti, chi più chi meno, una piccola tortura perpetrata da parte di amici prepotenti o fratelli più grandi. Ma anche un gioco in grado di provocare risate fragorose.

Il tickling, il solletico erotico, praticato come gioco amoroso, per quanto diverso da quello infantile, richiama la stessa voglia di divertimento, tanto da non sfociare necessariamente in un rapporto.
Il termine inglese, tickling, lo fa apparire una pratica contemporanea (è diventato una moda) eppure, ha origini antiche e ammiratori in ogni epoca.

Caterina la Grande, imperatrice russa dal temperamento erotico spregiudicato, si faceva sfiorare dai servitori con ventagli di piume. Racconta Betony Vernon, antropologa, creatrice di gioielli erotici e autrice del libro «The Boudoir Bible: The Uninhibited Sex Guide for Today» (Rizzoli Usa) che «nella storia del costume la zarina è stata la più grande fan del moderno tickling».

L'obiettivo del tickling è di sedurre e scatenare il desiderio con gesti lenti, piccoli, morbidi, con le dita e con degli oggett: la fantasia la fa da padrona visto che si possono usare piume, spazzole, forchette, penne biro, spazzolini da denti, foglietti di carta piegati come origami, lunghi capelli sciolti... Il solletico erotico disinibisce grazie alle risate e alla conseguente liberazione della libido.

I punti più delicati e in grado di regalare le sensazioni più intense sono i piedi e le mani: lasciare che il partner vi si concentri mette in gioco la confidenza e la complicità. «In questi istanti è bellissimo parlarsi, per far capire quanto insistere, quando smettere», conclude Betony Vernon.
© RIPRODUZIONE RISERVATA