Tumore del pancreas: la diagnosi precoce è fondamentale

Il 16 novembre si celebra il World Pancreatic Cancer Day, giornata dedicata a uno dei tumori più aggressivi

Alberto Mantovani, presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca
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Mercoledì 15 Novembre 2023, 17:40

Una malattia che oggi è la quarta causa di morte per tumore nei paesi occidentali, una neoplasia che nel 2022 ha visto 14500 nuovi casi in Italia, una patologia difficile da curare: la diagnosi di cancro al pancreas, di cui domani 16 novembre si celebra la giornata mondiale, fa ancora grande paura e spesso arriva quando il carcinoma è già in una fase avanzata. Per incrementare le possibilità di trattamento, diventa centrale la diagnosi precoce: lo sanno bene medici e ricercatori dell’istituto clinico Humanitas di Rozzano, che si impegnano quotidianamente in progetti che puntano all'intercettazione della neoplasia agli stadi iniziali, all’individuazione dei soggetti a rischio da monitorare tramite programmi di prevenzione, allo sfruttamento di tecnologie innovative e allo sviluppo di nuove terapie. Questa malattia «rappresenta una sfida per la ricerca, dati i progressi insufficienti fatti nella diagnosi precoce e nella cura, - evidenzia il prof. Alberto Mantovani, presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca. - Le terapie immunologiche, ad esempio, che rappresentano una vera e propria rivoluzione in oncologia, non hanno avuto un impatto significativo nella terapia del cancro del pancreas».

Una patologia destinata a crescere a causa di diversi fattori: da un lato la componente genetica – che coinvolge il 10% dei casi – dall’altro stili di vita scorretti, fumo e altri agenti inquinanti, oltre che una dieta non equilibrata. «Oggi sappiamo che alcune categorie di persone sono più a rischio di sviluppare il tumore del pancreas perché appartengono a famiglie dove sono presenti più casi di questa neoplasia o perché sono portatori di mutazioni che sono coinvolte nello sviluppo del tumore del pancreas», nota la dott.ssa Silvia Carrara, responsabile del programma di ecoendoscopia di Humanitas e presidente di Aisp, l’Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas. Proprio a questo argomento è stato dedicato recentemente uno studio pubblicato sulla rivista “The American Journal of Gastroenterology”, studio a cui hanno collaborato diversi centri italiani, tra i quali l’istituto clinico Humanitas, il Pancreas Center dell’ospedale San Raffaele e l’Istituto del Pancreas dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. 154 persone ad aumentato rischio arruolate nel registro italiano di Aisp hanno partecipato a un progetto triennale di sorveglianza condotta con risonanza magnetica ed ecoendoscopia: sono stati riscontrati 8 casi di tumore con 5 operabili alla diagnosi e 3 diagnosticati in fase molto precoce.

Un risultato che fa ben sperare per il futuro e che evidenzia ancora una volta l’importanza della ricerca scientifica: per sensibilizzare i cittadini a questo tema lo scorso 8 novembre ha preso il via la campagna “I tulipani della ricerca”  con medici, ricercatori e pazienti di Humanitas che hanno piantato nel giardino dell’ospedale dei tulipani viola, colore della ricerca sul pancreas, mentre fino al 26 novembre è attivo il numero solidale 45591, con cui è possibile donare 2 euro via Sms oppure 5 o 10 euro da rete fissa a sostegno dei progetti dell’istituto clinico con sede a Rozzano.

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