Durante la pandemia da covid, l'influenza stenta a farsi largo in Italia. Nella settimana dal 18 al 24 gennaio, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali continua a essere stabilmente sotto la soglia, con 1,5 casi per mille assistiti. Nella scorsa stagione in questa settimana il valore era di 10,7 casi per mille assistiti: quest'anno, dunque, i casi sono 9 volte in meno rispetto al 2020. Gli italiani colpiti da influenza nell'ultima settimana sono 88.900.
Questa la situazione fotografata dall'ultimo rapporto Influnet, in cui sui precisa che «causa emergenza Covid-19, Sardegna, Campania e Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza». Dall'inizio della sorveglianza il totale è di circa 1.452.000 casi. In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza, riferisce il report della rete di sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità, il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia.
La spiegazione dell'esperto
«In questi mesi è quasi sparita l' influenza. Grazie a mascherine, distanziamento, igiene delle mani e vaccinazioni. Avere avuto meno sindromi simil-influenzali significa anche avere avuto a disposizione più risorse sanitarie. Grazie a tutti i cittadini». Lo scrive su Twitter Maurizio Cecconi, direttore del Dipartimento di Anestesia e terapie intensive dell'Humanitas, commentando i dati settimanali del report Influnet dell'Iss.
In questi mesi è quasi sparita l'influenza.
Grazie a mascherine, distanziamento, igiene delle mani e vaccinazioni.
Avere avuto meno sindromi simil-influenzali significa anche avere avuto a disposizione più risorse sanitarie.
Grazie a tutti i cittadini. https://t.co/oJfv9RyzqV— Maurizio Cecconi (@DrMCecconi) January 28, 2021