Infarto e ictus, la mossa giusta per salvare il cuore: il legame tra attività fisica quotidiana e salute

Infarto e ictus, la mossa giusta per salvare il cuore: il legame tra attività fisica quotidiana e salute
di Antonio G. Rebuzzi*
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Martedì 31 Ottobre 2023, 23:23

Numerosi studi hanno messo in rilievo l’importanza dell’attività fisica e del fitness cardiorespiratorio per la riduzione del rischio cardiovascolare e l’aumento della sopravvivenza in tutte le età ed in entrambi i sessi. Camminare è l’attività fisica più semplice ed accessibile a tutti, compresi i soggetti con malattie croniche o un basso livello economico. 
Per questo, incrementare i passi compiuti giornalmente e valutare quanto questo influenzi il proprio benessere è un’operazione semplice e di notevole beneficio.
In un recente numero della rivista Journal of American College of Cardiology, Niels A.Stens ed i suoi colleghi del Radboud University Medical Center di Nijmegen (Olanda) hanno analizzato il rapporto tra passi quotidiani ed eventi cardiovascolari o mortalità. Un’analisi su oltre 110.000 soggetti (61% donne) compresi in 12 studi. I risultati sono indubbiamente molto interessanti.
Paragonati al gruppo di riferimento, che faceva circa duemila passi al giorno, coloro che ne facevano tra i 2500 e 2700 riducevano il rischio cardiovascolare dell’8% e la mortalità generale dell’11%. 

I TEMPI

Aumentare il numero dei passi riduceva ulteriormente il rischio, tanto che a 7.200 passi al giorno il rischio cardiovascolare si riduceva di oltre il 50% ed a 8.700 passi il rischio di mortalità decresceva addirittura del 60% rispetto a quello dei soggetti di riferimento. Ulteriore incremento del numero dei passi non modificava in maniera significativa la riduzione del rischio. Importante, oltre alla quantità di passi, è poi la loro cadenza.
Rispetto ad una cadenza di 29 passi al minuto, farne 63 produce un’ulteriore riduzione del rischio del 33%, che diventa 38% se i passi/minuto diventano 88. I benefici del camminare sono gli stessi per le donne e per gli uomini.
La camminata è un’attività che aiuta il potenziamento dei muscoli e la resistenza cardiovascolare, nonché l’elasticità e il rapporto tra tessuto muscolare e grassi. Camminare è utile anche per attenuare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, come il peso, la pressione sanguigna e il colesterolo, proteggendo il cuore da eventuali danni.
In Italia, secondo l’Istat, aumenta la percentuale di coloro che svolgono attività fisica nel tempo libero, ed ovviamente si riduce la percentuale dei sedentari che è passata dal 37% dell’anno 2000 al 33% nel 2021.
È più praticata dagli uomini (anche se il divario si è ridotto in maniera importante nell’ultimo decennio) e dai giovani, in particolare tra i 15 ed i 24 anni. 

LO SFORZO

Sebbene il numero dei passi giornalieri dipenda ovviamente da numerosi fattori quali l’età, il peso, la dieta ed altri fattori, il messaggio, se vogliamo ottimistico, di questo studio è che anche un’attività fisica modesta e fattibile senza spesa, quale quella di fare tra i 2600 ed i 2800 passi al giorno, riduce in maniera significativa il rischio di malattie cardiovascolari e la mortalità.

*Professore di Cardiologia 
Università Cattolica, Roma

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