Il coronavirus «si sta diffondendo senza tregua negli allevamenti di visone in Olanda, Danimarca, Spagna, Svezia, USA e, con un episodio anche nell'allevamento di Capralba, in provincia di Cremona ad agosto, rilevato a seguito di test diagnostici sugli animali dopo che un operatore era risultato malato di Covid-19». Questo, l'inizio del comunicato diffuso dalla Lav, a corredo della nuova video-denuncia appena diffusa dalla Lega Anti Vivisezione che pubblichiamo.
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Così, mentre la drammatica notizia dei visoni infettati negli allevamenti in Danimarca per i quali è stato deciso l'abbattimento per limitare i focolai di Sars-CoV2, inizia ad allarmare anche in Italia, ecco le immagini esclusive girate in piena emergenza pandemica dalla Lav che mostrano le condizioni degli animali allevati nel nostro Paese.
#EMERGENZAVISONI petizione per chiedere al Ministro @robersperanza di chiudere subito gli 8 allevamenti di visoni ancora attivi in Italia: crudeli per gli animali, pericolosi per l'uomo. Evidenze scientifiche dimostrano rischi sanitari anche per #COVID19 https://t.co/FetYZgenBG
— LAV (@LAVonlus) October 23, 2020
I nuovi drammatici filmati provengono anche dall'allevamento di Cremona nel quale, lo scorso agosto, erano stati documentati i primi casi del Paese di visoni positivi al virus. Eppure, come illustrato dal filmato, lo scenario non sembra molto cambiato. Le telecamere, infatti, hanno ripreso addetti al lavoro privi di guanti e mascherine. Per non parlare degli animali feriti, agonizzanti e morti, rinchiusi in gabbie minuscole quasi al buio. In Italia, gli allevamenti di visoni sono 8. Tre si trovano in Lombardia, due in Veneto, 1 in Abruzzo e due in Emilia Romagna.