Salmonella, due focolai in Europa: 130 casi tra cui uno mortale. Contagio trasmesso dalla carne di pollo

Per evitare di contrarre il batterio bisogna sempre cuocere accuratamente carne e pollame ed evitare la contaminazione dalla carne cruda al cibo pronto

Salmonella, due focolai in Europa: 130 casi tra cui uno mortale in Danimarca e in Austria
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Mercoledì 30 Agosto 2023, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 17:46

Carne di pollo che ha veicolato la salmonella. Ci sono oltre cento casi registrati in Europa, soprattutto in Danimarca e in Austria.

Sono almeno 134 i casi di Salmonella enteritidis St11 endemica - con un decesso - e sono stati rilevati in due focolai che hanno coinvolto in tutto 11 Paesi dell'Unione europea.

Focolai di salmonella in Danimarca e Austria

Segnalati in gran parte tra gennaio e agosto 2023, i casi sembrano essere correlati al consumo di carne di pollo. Dalle informazioni disponibili, ricavate dai colloqui con i pazienti, sembrerebbe questo un possibile veicolo di infezione. A dare notizia dei due sotto-cluster - uno danese e l'altro austriaco - è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, in una nota in cui fa il punto sulla situazione.

Il primo alert è arrivato nel luglio 2023 dalla Danimarca, che ha segnalato un cluster microbiologico di infezioni da Salmonella enteritidis St11 con date di campionamento che iniziavano a maggio. Al 25 agosto, risultavano 97 casi con campioni recenti (2023) o storici, strettamente correlati geneticamente.

Queste infezioni sono state segnalate, otre che dalla Danimarca (22), da Austria (6), Belgio (6), Finlandia (5), Francia (19), Germania (1), Irlanda (12), Paesi Bassi (12), Norvegia (9), Slovenia (3) e Svezia (2).

La maggior parte dei pazienti in Danimarca ha riferito di aver consumato kebab o pizza che potevano contenere pollo come ingrediente, prima di sviluppare i sintomi.

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In Austria

In Austria, 2 dei 5 casi intervistati hanno riferito di aver mangiato spiedini di pollo nei 7 giorni prima della comparsa dei sintomi e 2 hanno citato altri piatti sempre a base di pollo (burrito e cotoletta). L'altro sotto-cluster è stato intercettato a inizio agosto: l'Austria ha segnalato un gruppo di infezioni da Salmonella enteritidis St11, in cui si è registrato un decesso. L'insorgenza della malattia del primo caso in questo cluster è stata segnalata a metà marzo con l'ultima data di insorgenza a metà luglio.

Al 25 agosto i casi in Austria erano 8 e 5 pazienti segnalavano consumo di pollo (kebab) poco prima della comparsa dei sintomi. Ulteriori casi con isolati geneticamente strettamente correlati a questo gruppo sono stati registrati in Francia (10), Germania (10), Norvegia (3), Slovenia (2) e Svezia (4), portando il numero totale di casi in questo cluster a quota 37.

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Resistenza all'antibiotico ciprofloxacina

Nel cluster danese, l'età variava da 10 a 98 anni, in quello austriaco da 5 a 75 anni. In entrambi i gruppi sono stati colpiti sia uomini che donne, ma i maschi erano predominanti in Austria (86%) e Germania (71%). La maggior parte dei campioni presentavano cambiamenti genetici che causano resistenza alla ciprofloxacina.

Molti casi di infezione da questo batterio non necessitano di trattamento antibiotico, ma quando è necessario viene spesso utilizzata proprio la ciprofloxacina. Poiché in questi casi la molecola in questione non era adatta, è stato necessario utilizzare altri antibiotici.

I due cluster, puntualizza l'Ecdc, «rappresentano solo una quota di tutte le infezioni da Salmonella enteritidis St11 e questi ceppi continuano a rappresentare un rischio di infezioni nell'intera popolazione dell'Ue/See, finché le fonti nella catena alimentare non saranno adeguatamente studiate e controllate».

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Come ridurre il pericolo di incorrere nel batterio?

«Cuocere accuratamente carne e pollame ed evitare la contaminazione dalla carne cruda al cibo pronto sono due elementi fondamentali per prevenire l'infezione da Salmonella e altri organismi di origine alimentare. È particolarmente importante per le persone vulnerabili, compresi i giovanissimi, gli anziani e chi ha un sistema immunitario indebolito».

I Paesi, esorta infine l'Ecdc, «sono incoraggiati a segnalare casi correlati» ai due focolai «e a rafforzare la loro collaborazione per le indagini sulle epidemie di origine alimentare tra sanità pubblica, sicurezza alimentare e autorità veterinarie». 

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