I vegetariani hanno, secondo il lavoro del team, in media la massima (sistolica) più bassa di 7 mm Hg e la minima (diastolica) inferiore di 5 mm Hg rispetto agli onnivori.
«Consumare frutta, verdura, cereali e legumi - spiegano gli studiosi -, significa aumentare il contenuto di fibre e di potassio, elementi in grado di ridurre i valori sistolici e diastolici.
Per alcune persone correggere l'alimentazione può bastare a mantenere la pressione nella norma senza ricorrere ai farmaci».
Il team ha anche sviluppato il «21day kickstart program», un sistema per insegnare ai medici e ai pazienti come introdurre piatti vegetariani nell'alimentazione quotidiana, fornendo gratuitamente per email ricette, video e approfondimenti in diverse lingue oltre l'inglese, dallo spagnolo al giapponese.
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