Il consiglio quindi è quello di non aspettare lo stimolo della sete per bere, dato che si attiva quando la perdita di acqua supera lo 0,5% del peso del corpo, «ma di bere costantemente lungo l'intero arco della giornata.
Un gesto semplice ma fondamentale, a maggior ragione per anziani e bambini, categorie particolarmente a rischio». Anche per questo, conclude Bernardi, non bisogna sottovalutare il rischio disidratazione durante l'inverno, perché «può aiutare a evitare sintomi che, nella forma lieve a moderata, possono riguardare secchezza della bocca, sonnolenza, affaticamento, mal di testa, stitichezza, vertigini e un generale senso di malessere. La grave disidratazione invece può causare estrema sete, forte sonnolenza nei neonati e nei bambini, irritabilità e confusione negli adulti, occhi infossati e una sensazione di svenimento quando ci si alza velocemente».
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