Quali spazi di crescita può avere il mercato assicurativo nello sviluppo delle nuove forme di protezione sociale?
"Vi sono ampi spazi di crescita - aggiunge Lesca - per esempio nell'ambito della previdenza complementare. Oggi un lavoratore su tre ha già sottoscritto una forma di previdenza complementare utile a garantirsi un "benessere economico" al momento del pensionamento; di conseguenza abbiamo una quota importante di lavoratori tra quelli che attualmente non hanno preso una decisione in tal senso, che possiamo informare e ai quali proporre soluzioni.
Nell'ambito della copertura sanitaria sarà sempre più evidente un'integrazione tra servizio pubblico e quello privato; la spesa sanitaria out of pocket delle famiglie è in costante crescita: attraverso le polizze sanitarie per la copertura di rischi legati alla salute, come per esempio quelle relative agli interventi chirurgici o alle malattie gravi, possono salvaguardare il tenore di vita acquisito evitando esborsi non previsti".
La crescita è affidata solo alle coperture collettive (aziendali, di comunità...), oppure c'è uno spazio aggiuntivo, dettato da un nuovo sviluppo di polizze individuali?
"L'ambito collettivo continua a rappresentare un'importante opportunità sia per lo sviluppo delle adesioni ai fondi pensione che per la diffusione di coperture per la tutela della salute, ma spesso tali strumenti offrono una copertura di base. Conseguentemente - conclude Lesca - il lavoratore che desidera integrare tali coperture per tutelarsi maggiormermente, sia per la pensione complementare, sia per i rischi collegati alla salute, può ricorrere alla sottoscrizione di prodotti individuali come quelli offerti dal nostro Gruppo. Inoltre non tutti i lavoratori, pensiamo per esempio ai lavoratori autonomi o ai lavoratori atipici, hanno possibilità di accedere alle coperture collettive".
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