Ecco, le vertigini del primo sindaco donna di Roma, il tuffo al cuore che ha provato quando si è affacciata dal balconcino della sua nuova stanza con vista Fori, sono un impasto di tante cose. Quelle lacrime sono un mix di rabbia (dei romani) e di speranza (sempre dei romani) che hanno mandato al governo della Capitale la «cittadina» Virginia, nuova dea del M5S. La sua sfida sarà proprio questa evitare che il pianto collettivo (bello, spontaneo, dolce e così umano, molto da mamma) si trasformi in un altrettanto riso amaro generale. Che da queste parti travolge tutti, con una certa facilità.
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