Si tratta di Andrea Vianello (ex direttore di Raitre), Gianni Scipione Rossi (ex responsabile della testata dei servizi parlamentari) e Flavio Mucciante (ex direttore di Radio1 e del giornale radio). Vianello e Mucciante percepiscono un compenso lordo annuale di 240mila euro, il massimo previsto dal tetto. Scipione Rossi poco meno (237.052 euro).
I tre non sono gli unici tra coloro che aspettano una nuova collocazione.
Fino a un paio di mesi fa c’era un plotone in attesa, oggi sono un po’ di meno perché per alcuni degli ex management si è trovata con l’azienda una chiusura contestuale con tanto di buonuscita. Si tratta di Anna La Rosa (ex responsabile servizi parlamentari), Costanza Esclapon e Carlo Nardello, rispettivamente ex capo della comunicazione ed ex capo staff nella gestione Gubitosi, l’ex direttore degli affari legali Salvatore Lo Giudice, i due ex direttori di Raisport Mauro Mazza ed Eugenio De Paoli, l’ex ad di Sipra Maurizio Braccialarghe.
Attualmente stanno trattando l’uscita da Viale Mazzini anche l’ex dg Alfredo Meocci (240mila il suo compenso annuo), l’ex presidente di Rainet Carmen La Sorella (209.058 euro lo stipendio in un anno), la corrispondente Usa Tiziana Ferrario (202.331).
Alle dirette dipendenze del dg, oltre a Mucciante e Scipione Rossi, ci sono anche l’ex dg Sipra, oggi Rai pubblicità, Nicola Sinisi (228mila) e l’ex vicedirettore generale di San Marino Rtv, Sandro Testi (231.119 il compenso annuo). Mentre alle dipendenze del responsabile delle risorse umane c’è Fabrizio Maffei (240mila), ex direttore di Raisport e delle pubbliche relazioni.
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