Pio d'Emilia, un inviato davvero speciale

Pio d'Emilia
di Marco Castoro
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Lunedì 14 Agosto 2017, 15:17
Se è in corso una tragedia, è esplosa una centrale nucleare oppure sta per abbattersi uno tsunami, lui c'è. Lo riconoscete dal fiatone, da come si muove goffamente davanti alla telecamera, da come racconta ciò che vede a braccio, col piglio del vecchio inviato che si fida solo dei suoi occhi e della sua videocamerina. Le immagini non saranno perfette ma riescono a mostrare più cose di quanto possa fare ogni altro operatore, perché lui, Pio d'Emilia, si spinge sempre oltre il consentito. Spesso arriva perfino prima dei soccorsi. Guardando i suoi reportage sembra di assistere a The Day After.

Come inviato è una specie di samurai giapponese, l'accostamento non è casuale visto che per decenni è vissuto nel paese del Sol Levante. A mostrarcelo in piena azione è SkyTg24 che gli affida tutti i fronti più caldi, dall'estremo Oriente, al viaggio della disperazione e della speranza intrapreso dai migranti. Ha coperto gli scontri in Tibet e Birmania, le elezioni a Taiwan, la crisi coreana, la guerra in Georgia, lo tsunami dell’11 marzo 2011 a Fukushima in Giappone. Sempre pronto ai rischi della diretta e ai colpi di scena. Di recente ha risposto a brutto muso a un francese che accusava gli italiani di fare affari con i migranti.

In sovrappeso e affetto da diabete D’Emilia si è sottoposto a una dieta ferrea sotto controllo medico, documentando ogni pasto per mesi. Ha cambiato le sue abitudini a tavola e al termine dell’esperimento è riuscito a ridurre drasticamente i farmaci. Mangiando frutta, verdura e legumi in 3 mesi è dimagrito 18 kg. Lo ha raccontato in uno speciale di Sytg24 sull'alimentazione. Perché quello che veramente conta è il racconto dei fatti.
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