Ora però la Botteri potrebbe essere richiamata dalla Rai. Il punto di snodo sarà la nomina dell'ambasciatore a Roma che dovrà fare Trump. Di sicuro a Viale Mazzini arriveranno le note di gradimento su lavoro e operato dei corrispondenti e chissà forse si scoprirà che la Botteri non è poi tanto amata dalla nuova governance di Washington.
Comunque, caso Trump a parte, l'immobilismo della Rai nel turnover dei corrispondenti va sottolineato perché rappresenta una tendenza ben diversa rispetto alla prassi degli altri broadcaster.
A Sky per esempio Liliana Faccioli Pintozzi è stata spostata a Londra dopo qualche anno vissuto in America. Tra l'altro in giro per gli States perché le sue inchieste hanno rappresentato una cartina di tornasole per vedere come gli Usa stavano cambiando. La conferma è arrivata dall'elezione di Trump. E anche l'ex Bruxelles Giovanna Pancheri, attuale corrispondente la vediamo spesso in giro tra la gente.
Botteri o non Botteri la Rai dovrà trovare almeno un altro corrispondente per gli Stati Uniti. Anche perché Tiziana Ferrario ha trovato l'accordo con l'azienda (circolano voi su una buonuscita di 200 mila euro, pari al suo compenso annuale) e lascerà la Rai.
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