Papa Francesco, annunciato da quegli uccelli bianchi

di Mario Ajello
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Mercoledì 13 Marzo 2013, 23:15
ROMA - Non un francescano, ma uno che si chiama Francesco. Dovevamo aspettarcelo. Il segno era arrivato ieri, qualche ora prima della fumata bianca. E stava nell’immagine di quei due gabbiani, primo uno, poi l’altro, che si vanno a posare sul comignolo da cui sarebbe uscito il fumo dell’habemus Papam. San Francesco con gli uccelli ci parlava. Quando i due gabbiani sono arrivati sul tetto, era chiaro che qualcosa di francescano sarebbe accaduto. Fratelli miei, voi dovete molta riconoscenza a Dio creatore, perch vi ha dato il grande dono di volare nell’aria, diceva il santo di Assisi agli uccelli. Quelli lo ringraziarono e se ne andarono cantando maravigliosi canti. Stavolta non accaduto cos, ma i gabbiani c’erano e ci hanno avvertito di qualcosa. Prima del cinguettiio di qualsiasi tweet e del cicaleccio dei soliti soloni del senno di poi.
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