Più seriamente, occorre dire che i 5 stelle sono arrivati tardi al concetto di meritocrazia, ormai mollato da tutti quelli che meritoriamente ci credevano, vista l'impossibilità di diffondere in Italia questa virtù. E poi: come conciliare l'uno vale uno con il primato dei più meritevoli? E chi mettere, visto che i big pentastellati sono big più per fedeltà al capo che per meriti sul campo, su questa poltrona così importante? Magari spetterà al Dibba, che ha il merito di spararle sempre grosse. O a qualcuno dei sindaci grillini, introducendo anche il doppio incarico, visto come governano le città a guida pentastellata. Anzi, no. Proprio Di Maio da premier potrebbe prendersi l'interim alla Meritocrazia. Gli spetterebbe di diritto, considerando il suo curriculum.
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