Una tendopoli per i clochard non può essere la soluzione

di Paolo Graldi
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Venerdì 17 Novembre 2023, 23:33

Sul fronte del degrado nella Capitale un posto di riguardo se lo è conquistato l’area di viale Pretoriano: a ridosso delle Mura Aureliane, a tre minuti dalla stazione Termini, negli anni, si è segnalata per l’espandersi di un campeggio (una autentica tendopoli) di senza dimora. Spesso teatro di risse, liti tra ubriachi, saccheggi reciproci. Proteste dei cittadini quante ne volete. Ecco: smantellata, ripopolata, rimossa e di nuovo invasa dalle tende, come in un triste gioco a nascondino. A dirla con secchezza: uno scandalo a cielo aperto, una bruttura con effetti pericolosi sull’igiene pubblica, e sopra tutto una visione insopportabile al centro della città, nell’area confinante con la Sapienza. I tentativi di sgomberare l’area, di sicuro tiepidi e inconcludenti, hanno finito per attivare, il presidente del Primo Municipio, Lorenza Bonaccorsi. La quale ha scritto all’Assessore delle Politiche Sociali di Roma Capitale per «valutare la possibilità di installare una tensostruttura che possa offrire riparo» e per «offrire tranquillità alla persone» del quartiere.

Tradotto: costruiamo una cittadella permanente al posto della tendopoli! Questo progetto ha un solo esito: abdicare alla legge della legalità, significa issare bandiera bianca dell’Amministrazione pubblica sul fronte del degrado. Già altre strutture, come il centro Baobab sulla Tiburtina, focolai di miserie gestite nell’illegalità totale, si sono rivelate ingestibili. Occorre mettere in campo, come dice la stessa Bonaccorsi, «interventi strutturali». Appunto: ma la tensostruttura a via Pretoriano è la classica toppa che è peggio del buco. 


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