Quei furgoni della porchetta che rientrano dalla finestra

di Paolo Graldi
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Martedì 19 Aprile 2016, 08:39
Tornano in pista, inaspettati e indesiderati, sulle magnifiche strade del centro della Capitale i camion bar, i bazar mobili della ciriola porchettata, i baracconi multicolori di cibo e bevande prêt-à-porter. Espulsi mesi fa dopo anni di defatiganti battaglie (perse) dagli scenari archeologici più belli del mondo rieccoli in pista con lo sfondo di San Pietro.

Si riprendono le loro ingombranti postazioni col benestare del Campidoglio e della Prefettura. Se si eccettuano i giorni di mercoledì, giorno delle grandi adunate intorno a Papa Francesco e la domenica quando egli appare sulla piazza per l'Angelus e la benedizione, i carri delle cibarie saranno autorizzati a riprendersi i vecchi spazi. Attraverso due successive delibere il commissario Francesco Paolo Tronca, aveva dapprima interdetto l'impiego dei camion bar per l'intera settimana, un autentico colpo di machete alle attività dove la fanno da padrone i Tredicine; la restrizione si è poi ridotta al mercoledì, al sabato e alla domenica. Ci si poteva accontentare, a malincuore.

Adesso, poiché la Prefettura considera che siano venute meno le ragioni di ordine pubblico che giustificavano i divieti si torna al passato: cinque giorni in pista, a casa i giorni del Vaticano. Una manovra che, al di là delle intenzioni, ha il sapore di gattopardi alla amatriciana: buttate tutto dalla porta ma fatelo rientrare dalle finestre. Nel frattempo però Roma per strada ha perso anche la pazienza.

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