Muore a Roma lo storico Armando Saitta. Sebbene intellettuale di sinistra di ispirazione marxista, oltre che militante nelle file della Resistenza antifascista, Armando Saitta non prese mai la tessera del P.C.I., e non esitò a esternare il suo disappunto nei confronti del Partito in occasione della rivoluzione ungherese del 1956. A tale episodio si riconduce l'accesa querelle rivolta a François Furet, insigne storico francese, accomunato al Saitta dai medesimi studi storici e dagli ideali politici.
Lascia ai posteri una ricchissima produzione scientifica, rappresentata da monografie e da articoli e recensioni su periodici e riviste specializzate. Al magistero di Armando Saitta si è formata un'intera generazione di studiosi, tra i quali si ricordano gli storici Adriano Prosperi, Roberto de Mattei, Paolo Simoncelli, Marco Minerbi, Carlo Ginzburg.