Aderì al movimento riformista che si era diffuso anche negli Stati Pontifici. Con l'elezione di papa Pio IX credette possibile un'alleanza fra i liberali e il Papa. Tra il 1842 ed il 1847, partecipò attivamente ai lavori della Società agraria bolognese, collaborando anche al giornale Il Felsineo e divenendone direttore.
Nel novembre del 1847 divenne membro della Consulta di Stato e del primo governo ma si dimise il 19 aprile 1848. Tra il 1848 ed il 1849, nelle file dell'esercito piemontese, partecipò alla guerra di Indipendenza, vivendo poi a Bologna negli anni della seconda restaurazione. Nel 1849 per breve tempo divenne ministro dei Lavori Pubblici.
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