Tra il 1948 e il 1950 in tutte regioni italiane e particolarmente in quelle meridionali e in Sicilia, sotto la guida dei partiti di sinistra, dilagarono le occupazioni di terre da parte di braccianti e contadini che chiedevano l’attuazione della riforma agraria, cioè l’eliminazione della grandissima proprietà assenteista e l’assegnazione delle terre a contadini che le coltivassero direttamente. La repressione di quelle lotte da parte delle forze dell’ordine provocò la morte di decine di manifestanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA