Quello socialista è stato il più antico partito politico in senso moderno e la prima formazione organizzata della sinistra in Italia. Ha rappresentato anche il prototipo del partito di massa. Alla sua fondazione, nel 1892 nella sala Sivori di Genova, ebbe il nome di Partito dei Lavoratori Italiani; successivamente a Reggio Emilia il nome venne cambiato in Partito Socialista dei Lavoratori Italiani; al congresso di Parma del 1895 assunse il nome di Partito Socialista Italiano.
Durante il regime fascista e, in particolare, dopo la messa al bando di tutti i partiti ad eccezione del Partito Nazionale Fascista, il PSI continuò la sua attività nella clandestinità, mentre la direzione del partito tentava d'informarsi sulla vita politica del Paese e d'influire sulla stessa dall'esilio francese. Dopo la fusione con il Movimento di Unità Proletaria nell'agosto 1943, assunse il nome di Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, per poi ritornare al nome precedente nel 1947.
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