Attrice poliedrica dai modi simpatici e disinvolti, riprese in mano l'attività cinematografica con più continuità negli anni del dopoguerra, e riuscì a donare prove di bravura, professionalità e spigliatezza in pellicole come Il vedovo (1959), di Dino Risi o Il medico della mutua (1968), di Luigi Zampa ed il suo seguito Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969), di Luciano Salce, film questi ultimi due che la videro impegnata nel ruolo della madre di Tersilli, diventato un personaggio simbolo della commedia all'italiana. Alberto Sordi rimase molto legato e riconoscente all'attrice, tanto da volerla in tutti i suoi migliori film degli anni Cinquanta e Sessanta, con risultati sempre eccellenti, come dimostrano le prove offerte nei ricordati Il vedovo (la madre più che scafata dell'amante di Sordi) e Il medico della mutua.
Ritiratasi dall'attività professionale in ragione dell'età, Nanda Primavera si spense sei giorni dopo il suo novantasettesimo compleanno.
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