Nel 2001 il tribunale di Asti aveva respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai difensori di Mesina. Il bandito sardo è stato un caso particolare nella storia giuridica italiana, avendo ricevuto la condanna all'ergastolo a causa di tre diverse condanne rispettivamente di 24, 8 e 6 anni di carcere, in applicazione della legge che prevede il cumulo delle pene per reati differenti. Nel luglio del 2003 chiede ufficialmente la grazia dando mandato al suo avvocato di rivolgersi al Presidente della Repubblica.
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