Con finanziamenti privati e con l'appoggio del Papa, nel 1861 il giornale poté vedere la luce. L'iniziativa dei due fondatori si incrociava con l'esigenza del governo pontificio di dare vita a un giornale che rappresentasse autorevolmente la posizione della Santa Sede e che potesse contrastare efficacemente la stampa liberale.
Nel provvedimento con cui il ministero dell'Interno ne autorizzava la pubblicazione, si dichiarava che l'obiettivo principale del quotidiano era «smascherare e confutare le calunnie che si scagliano contro di Roma e del Pontificato Romano», nella convinzione che «il male non avrà l'ultima parola» (Non praevalebunt).
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