16 settembre 1944 Il “no” del comandante dei carabinieri Orlando a Sforza, commissario per le sanzioni contro il fascismo

16 settembre 1944 Il “no” del comandante dei carabinieri Orlando a Sforza, commissario per le sanzioni contro il fascismo
di Enrico Gregori
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Sabato 16 Settembre 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 01:13
A Roma il comandante dell’Arma dei carabinieri, generale Taddeo Orlando, respinge la richiesta di Carlo Sforza, alto commissario per le sanzioni contro il fascismo, di avere carabinieri ai propri ordini per le incombenze epurative.
Dopo aver partecipato alla guerra italo-turca e alla prima guerra mondiale, nel corso delle quali fu insignito di una Medaglia d'argento e due di bronzo al valor militare, Orlando durante la seconda guerra mondiale fu comandante della 21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna", e poi del XXXI Corpo d'armata e del XX Corpo d'armata. Caduto prigioniero di guerra in Tunisia nel maggio 1943, fu rimpatriato dopo la firma dell'armistizio dell'8 settembre successivo.
Ricoprì l'incarico di sottosegretario e poi di ministro della guerra nel governi Badoglio I e II, e successivamente quello di Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri.
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