16 luglio 1846 Papa Pio IX concede l'amnistia per i reati politici

16 luglio 1846 Papa Pio IX concede l'amnistia per i reati politici
di Enrico Gregori
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Domenica 16 Luglio 2017, 00:05
In Vaticano Papa Pio IX, un mese dopo la sua elezione, concede l'amnistia per i reati politici: cosa che gli procura le simpatie di tutti i liberali italiani e dà nuovo impulso al movimento unitario della penisola.
Il provvedimento concedeva a 400 carcerati di uscire di prigione e a 400 esiliati politici di tornare in Patria. Nei primi anni di pontificato governò lo Stato Pontificio con una progressiva apertura alle richieste liberali della popolazione. Fu l'epoca delle grandi riforme dello Stato Pontificio: la Consulta di Stato (istituita il 19 aprile 1847), la libertà agli ebrei, la libertà di circolazione dei giornali, l'istituzione di nuove casse di risparmio (Cassa di Risparmio di Civitavecchia), unita a una moderazione della censura preventiva, l'inizio delle ferrovie e la costituzione del Municipio di Roma. Promosse inoltre la costituzione di una Lega doganale tra gli Stati italiani preunitari, che rappresentò il più importante tentativo politico-diplomatico dell'epoca volto a realizzare l'unità d'Italia per vie federali. L'istituzione della Guardia civica, il 5 luglio, provocò le dimissioni del Segretario di Stato, Tommaso Pasquale Gizzi, che si era dimostrato contrario al provvedimento.
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