10 luglio 1976 Viene assassinato a Roma il magistrato Vittorio Occorsio

10 luglio 1976 Viene assassinato a Roma il magistrato Vittorio Occorsio
di Enrico Gregori
1 Minuto di Lettura
Lunedì 10 Luglio 2017, 00:10
Viene assassinato a Roma il magistrato Vittorio Occorsio. Fu ucciso a raffiche di mitra da Pierluigi Concutelli. Nella sua auto fu rinvenuta la rivendicazione dell'attentato firmata dal Movimento Politico Ordine Nuovo. Nel testo veniva accusato di «avere, per opportunismo carrieristico, servito la dittatura democratica perseguitando i militanti di Ordine Nuovo e le idee di cui essi sono portatori».

Occorsio frequentò gli studi classici presso il liceo Giulio Cesare per poi laurearsi in giurisprudenza. Magistrato presso il Tribunale di Roma, aveva partecipato al processo per la Strage di Piazza Fontana e ai processi ad Ordine Nuovo.
Nell’aprile del 1976, fu il primo magistrato a occuparsi della loggia massonica segreta denominata loggia P2 e a indagare sui rapporti tra terrorismo neofascista, massoneria e apparati deviati del Sifar. L'ex ufficiale dei Parà Sandro Saccucci interrogato in carcere gli confidò di appartenere alla massoneria e gli parlò di Licio Gelli e della Loggia P2.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA