«L'importante per Bolt è quello di non prendere troppo distacco nei primi metri -ha spiegato l'ex atleta azzurro- ed è quello che ha fatto avendo di fianco Gatlin, per poi spiegare le sue lunghe leve».
Mennea ha poi fatto il punto sulle aspettative di Bolt per quella che sarà l'altra gara che vede il giamaicano come forte favorito, i 200m piani, prevedendo una facile vittoria da parte del l'uomo più veloce del mondo: «I 200m è la gara in cui lui si esprime meglio, la più congeniale per lui. Potrà vincere con più facilità che nei 100 metri». Su tutti i rituali e le gestualità che precedono la partenza di una gara, Mennea ha ammesso di essere alquanto scettico e di aver sempre prediletto, quando a gareggiare era lui, un atteggiamento volto a mantenere alta la concentrazione: «Con queste gare è meglio essere concentrati prima della partenza e poi dare sfogo alla fine. Io a differenza di Bolt non ho mai fatto una falsa partenza».
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