Vigili, il concorso salta ancora
Si dimette il presidente di commissione
Bufera sul Campidoglio

Vigili, il concorso salta ancora Si dimette il presidente di commissione Bufera sul Campidoglio
di Elena Panarella e Riccardo Tagliapietra
2 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Marzo 2014, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 09:58
Il concorso per 300 Istruttori di polizia locale rischia di subire un ennesimo stop. Dopo la sospensione cautelare dell’originaria commissione del concorso presieduta dall’ex comandante Angelo Giuliani, siamo di nuovo al punto di partenza. E si perché il 23 dicembre scorso era stata nominata una nuova commissione presieduta da Costantino Salvatore, presidente onorario del Consiglio di Stato, che però a sua volta dopo nemmeno un mese aveva rassegnato le dimissioni. Ragioni personali, spiegò l’Amministrazione.



Pochi giorni dopo venne individuato il nuovo presidente: l’ex comandante generale dei vigili urbani, Alberto Capuano (una persona ben voluta dai caschi bianchi). Ieri l’ennesima marcia indietro: Capuano avrebbe presentato le sue dimissioni spiegando di «non essere in grado di esaminare serenamente tutta la documentazione». Non solo, per oggi sono previste anche quelle di Attilio Vallante, che ricopre incarichi fiduciari per conto di Zingaretti in Regione. Morale della favola: il concorso è ancora fermo, nonostante il sindaco Marino avesse assicurato ai cittadini e ai sindacati una via celere per la definizione della procedura, vista la carenza di organico della polizia municipale.



«Perché tutte queste dimissioni? Cosa sta succedendo nei rapporti tra i commissari e l’amministrazione comunale? - dice Sveva Belviso, capogruppo Ncd - Comunque sia, si sta perpetrando un danno incalcolabile al futuro di migliaia di ragazzi che studiano da anni per affrontare un concorso che ormai somiglia al deserto dei Tartari». Un pasticcio quello del concorso dei vigili cominciato lo scorso maggio che ha coinvolto la commissione esaminatrice. Presidente e consiglieri dovevano dedicarsi al concorso per l’assunzione di circa 300 vigili urbani. E invece, si concedevano vacanze e trasferte, proprio nei giorni di riunione della commissione d’esame.



Per questo motivo, sul registro degli indagati della procura di Roma erano finiti i nomi di tutti i membri della commissione d’esame, a cominciare proprio dall’ex comandante Angelo Giuliani (ora agli arresti domiciliari, per un’altra vicenda). Tutti accusati di falso ideologico, per aver alterato i verbali di presenza della commissione. L’allora sindaco Alemanno, aveva bloccato tutto, in attesa di un chiarimento. Poi era arrivato il turno di Marino che, divenuto sindaco, sollecitato dai sindacati e dal fatto che la procura aveva dato ufficiosamente parere favorevole allo sblocco del concorso, aveva deciso di rinominare una nuova commissione. Ora però siamo al punto di partenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA